YOGA = Tecnica per mezzo della quale gli uomini migliorano la propria situazione e sviluppano una immunità contro l’attrito del mondo (si sviluppa attraverso 3 corazze: biologica, sociale, psicologica.
Antropotecniche = tecniche fondate su esercizio via i quali gli umani (eg sciamani) hanno tentato di ottimizzare il status immunitario dinanzi a vari rischi (eg ammalarsi, soffrire).
YOGA (definizione di Diego) = Tecnica metodo volto al controllo del complesso psicofisico e volto al superare il dolore.
Periodizzazione
- Fase Veda
- Fase sofisticata
- Fase yoga tantrico
Approccio Emico e Etico (è anche sincronico)
Dipende dall’uso che se ne fa del vocabolo (approccio etico / nel tempo si è evoluto).
Istantanea / sinopia / riferimento: 2800-1900 a.C., Nord ovest india (Pakistan oggi), valle dell’Indo, una civiltà, primi resti trovato 1920 dC, origini Yoga. Sigillo quadrato con omino con copricapo (meditante in un Asana mulabandasa/perineo = basta come Yoga? No - suggestione muta? Sí. Nessuno scritto).
1500 aC arrivano migrazione degli Aria in India (sub continente indiano) (steppe causiche / Eurica), attraverso valle del Cabule, passo dell’Indocus, introducono un sacco di cose (cavallo, punta della freccia), tra cui: Il Veda, che portavano questa Componente Aria = di nobili origini. Veda = corpus di testi che si diffonde su vari livelli (4 raccolte).
Ecco che arriva il Periodo Vedico (dopo il periodo dei Vallindi). Avevano Asana (posizione), Pranayama (controllo del respiro), sostanze psicotrope = suggestioni ma non proprio ancora una vera tecnics Yoga.
Terzo periodo: panishadico.
4 raccolte Veda: Ric veda, Sama veda, yagur veda, tarva veda. Ognuna di queste raccolte ospita un livello testuale. Livello Antico: mantra (inni di lode a divinità), Bramana (manuali sacerdotali, rendono gli inni più praticabili), Aragnaca, Upanishad (strato più recente - 700-300 aC - nascono qui tutte quelle pratiche che oggi chiamiamo Yoga - tecniche psicofisiche). In qusta ultima raccolta, le tecniche sono riconducibili alle sette Shranama (gente estranea alla centralità del rituale - tipico del periodo vedico - da qui ebbero origine religioni eterodosse indiane (eg. Bramanesimo, jahinesimo)).
Periodo Vallindo, vedico, panishadico, quarto periodo: 250-400 dC: periodo epico indiano. Ramaiana (giustizia regale), Mahabarata (yoga - 100mjla versi / 18 parvan/capitoli - 6o capitolo: testo al glorioso signore).
In questo periodo Iniziano a essere composti i nuclei dottrinali delle filosofie indiane (sankia e lo yoga) / il testo radice dello Yoga: sono gli Yoga Sutra di Patanjali (200-300 dC).
Testo di Patanjali - influenzato da buddhismo anche. Lo Yoga è un fenomeno che si sviluppa e trasforma nel tempo, tutt’ora - no diritti d’autore, tradizionale.
Quinto periodo (450-1200 dC): processo di tantricizzazione dello Yoga. Si sviluppa fenomeno tantrismo: anche lo yoga condizionato da questo fenomeno.
Tra 1000-1500 dC abbiamo le famose note ata yoga: lingua franca dello yoga diventa - declinazione più popolare nel sub continente indiano. Oata yoga fenomeno in cui predominano i metodi fisici.
Tra 1500-1800 dC abbiamo il trionfo di ata yoga.
Ottavo step: 1760-1947 dC gli inglesi si sostuirono i Mogul (corona britannica governo centrale indiano), 1893 nasce Yoga moderno: Vivek Ananda parla a Chicago dello yoga agli occidentali (yoga metafisico, vedatizzato).
1920-1930 riabilitano il corpo nel yoga vari lignaggi storici (krisna matchari), e in occidente yoga non fisico inizia a essere messo in discussione.
Dal 1950 a oggi, ippie arrivano in India, fenomeno di massa. In contrasto con il periodo panishadico, esso era elitario, in ambienti ascetici, religiosi chiusi.
5000 anni, le parole come yoga hanno subito mistificazione e distorsione, sembrano eterne e immutabili. In verità hanno subito trasformazione.
Ricerca del genuino yoga indiano (non sincretico)
Cercheremo occorrenze nel periodo moderno (prima del 1800), prima del confronto con mondo occidentale (genuino indiano).
Popolazione di sposta da nord ovest a nord est, fondano citta', nascono malattie, quindi da epidemie a antopotecnichce volte al superameno del dolore (6o-7o secolo aC). No yoga senza dolore. Da bramanesimo a movimenti shramana (colore che avvertirono l’ineguatezza del rituale, e.g. il Buddha). Nel periodo vedico il dolore non era centrale. Shramana smisero di praticare il rituale (forse erano bramana). Il mondo bramanico riformato nelle upanishad e questi shramana dialogavano e si condizionavano a vicenda.
Nel frattempo: riforma interna del bramanesimo, che si trova nelle Upanishad. Più che valle dell’Indo (proto Yoga), riconduciamo alla valle del Ganje (nord est), dove composte Upanishad / tradizioni shrana e i due spin off (buddismo e jainismo), iniziaronona prender vita Shranama (coloro chd si sforzano) - forse più 2500 anni piuttosto cbe 5000 anni. Questa la culla dello Yoga.
Fioriscono idee nuove rispetto al periodo vedico.
Idee di Sansara (ciclicità delle vite, legge retributiva-Karma), Idea di motsha (liberazione da ciclo di morti e rinascite).
Idee raggiungibili da Prime Antropotecniche.
- Parola Yoga nello stato arcaico (periodo vedico):
Veda (corpus di testi di 4 livelli): inni di lode, manuali sacerdotali, tentativi di interiorizzare i riti, scienza metafisica/filosofica (upanishad).
Primo strato dei ric veda (1500-1200 aC): suggestioni embrionali, recepite nelle successive letterature. 1028 inni. Non e' frequente la radice yoga (20 volte solamente). Inq ueste volte indica atti complessi / operazioni metodiche per fini specifici, pragmatici, volte a connessione o separazione (e.g. imbrigliamento di un cavallo, sottoposizione del giogo a bovino, illustrare parti di una battaglia, prepararsi, percorrere una distanza tra due zone). Dio Varuna ascolta inni in periodo di pace e di guerra (e.g. si legavano i cavalli, = unire o separare? al fine della battaglia). Qui non vi e' traccia di yoga come antropotecnica volta al superamento del dolore. Yoga = modo per dispiegare un operazione in modo metodico. Metafore agricole (gioco e aratro per buoi) e belliche (cavallo in preparazione al battaglia). Non vi era la centralita' del dolore. In periodo vedico si sacrifica per ottenere un filio maschico (che fara' rituali funebri e post-funebri per araggiungere il paradiso e benefit mondani come salute e ottenere ordine cosmico e.g. una buona stagione / no monsone).
Quarto strato del veda delle Upanishad. Upanishad sono testi scritti da bramana (sacerdoti bramanici) in dialogo con shramana (no diritti d’autore). Testi sono impregnati da queste dottrine: centralita' del dolore, da orizzonte antropologico positivo (ric veda) a negativo. Perche' iniziano a essere fondate le prime citta' e nascono le prime pandemie / sofferenza, disagio. Da qui si sviluppano ala riformista al bramanesimo (Upanishad) e un’ala eterodossa (filosife eterodosse, gainismo e buddhismo) / staccata dal bramanesimo.
Idee chiave: centralita' del dolore e karman sansara (azione, pensiero, parola con effetto retributivo in questa e in altre vite = oltre a karman c’e' sansara = il nostro se e' soggetto a transmigrazioni = karman e' una specie di carburante per i nostri viaggi, che sono impastati con il dolore). Anche la migliore delle rinascite, il paradiso e' a tempo determinato, usufruisci del karma positivo, poi costretto a rinascere, e non risparmia la peggiore delle morti. Il fine e' importante: liberarsi, emanciparsi dal ciclo di morte e rinascita = Mucsha o Mucti = liberarsi. Questo e' il cuore del pensiero indiano da Upanishad.
Quattro Idee chiave: centralita' del dloore, karman sansara, mucsha, Il mezzo privilegiato per liberarsi: la conoscenza (conoscere la natura del nostro Se).
Conoscere la natura, realta', sottesa a tutte le cose, identica sempre a se stessa, aGni, il Se.
Nelle (kata) Upanishad lo yoga si sviluppa come metodo per affinare questa conoscenza. Qui abbiamo la PRIMA definizione articolata dello Yoga.
- Confronto con i testi
Ric veda: suggestioni, accenni a tecniche, no esplicita antropotecnica. Si parla di controllo del respiro (durante recitazione di un metro), ma non specifica tecnica. Si dice che siano testimoni del veda (non lo inventarono). Tapas (ardore). Conclusone: non si hanno occorrenze di tecniche volte al superamento del dolore, ma suggestione per letteratura successiva.
Upanishad: 8o secolo aC. Corpo costituito d’intelletto: la fede e' il capo, la rettituine il lato destro, la verita' il lato sinistro, lo yoga e' il tronco. Nel tronco c’e' il plesso cardiaco (qui ci stava anche la mente - si pensava per di piu' che in questo plesso ci stava la mente). Lezioni embrionali. Qual e' origine del rapporto tra mente e respiro? Chanobbia Upanishad, metafora (vedi testo): il pensiero non sapendo dove sostare torna al respiro - il pensiero e' vincolato al respiro. Kata Upanishad (3o secolo aC): fanciullo in esperienza di morte (dio della morte), chiede al dio: esiste un Se dopo la morte? Si' esiste. E come si fa a raggiungere? Diatma Yoga, metodo per divenire a conoscere il Se. Quindi la prima definizione articolata dello Yoga (2): Yoga = stabile dominio dei sensi. Yoga = (metodo per) sia venire in essere (della liberazione?) che cessare (dell’ignoranza?).
Composizione dell’epica: maha barata (4o Ac e 4o dC) e ramaiana (4o secolo aC). Solo nel primo si trova tanto Yoga (Bhagavadgītā = yoga shastra). Bhagavadgītā, 700 versi antecedenti una battiglia (Arjana (bene) e Krisna (male)). Vedi storia (Krisna preferisce non combattere e non spargere violenza, convinceere Arjana a combattere e qui parla di (karma) Yoga = yoga dell’azione, da qui 3 definizione dello yoga: Yoga = equinaminita', non avvertirsi come binari rispetto alle copie di opposti. Yoga = abilita' e maestria nelle azioni, il modo di performare l’azione, alimentato dal massimo impegno. Yoga = separazione dall’associazione con il dolore. Da qui yoga e' legato all’esigenza di divincolarsi dal dolore (sansara, per indiani moderni mondo (sansara) = dolore).
Samkhya (teoria) <> Yoga (pratica). Sono complementari. Samkhya: visione dualista, ci sono due realta', spirito e materia. In realta' hanno comuni demoninaori, eterni, increati e reali. Sfondo teorico dello yoga. Spiriti (Purusha) sono tanti, coscienti, inattivo, semplici (monade). Materia (Prakriti) e' una, non intelligente, attivo, composta (satva (verso luminosita', alto), rajas (passionale, orizzontale), tavas (tende a indolenza, pigrizia)). Spirito idenfiticato nella Materia (Prakriti, dominio psicofisico, mente e corpo grossolano). Siccome il Purusha si denfitica nella Prakriti: il Purusha crede di agire, la Prakriti crede di essere cosciente: da qui nasce il DOLORE. Quindi obiettivo del Samkhya: Purusha si disidentifichi dalla Prakriti, si riconosca differente dalla Prakriti. Come fa a rompere questa idendificazione? Yoga che da mezzi pratici, va in soccorso al Samkhya come metodo complementare: partendo da dualismo da mezzi psicofisici per rompere idenficazione tra spirito e materia.
Visione di Patanjali: dualismo, noi siamo Purusha (spirito). Noi siamo idenfiticati nel complesso psicofisico, crediamo che vicissitudini della mente e del corpo riguardano il Se, ma il Se e al di la'. Lo Yoga rompe identificazione, dando in estrema sintesi:
- diagnesi > dolore mezzi
- eziologia > (causa) associazione Purusha = Prakriti
- prognosi > isolamento
- terapia > viveka (discriminazione tra Purusha e Prakriti). La novita' pero' dello Yoga sutra di Patanjali, rispetto al Samkhya: terapia arriva in seguito a una dialettica incessante tra i pilastri dello Yoga di Patanjali:
- pratica reiterata (Abhyasa)
- distacco/stingimento aka controllo sensoriale (Vairagya) l’obiettivo e' isolare lo spirito dal mondo, dall’associazione con la materia (Ashtanga Yoga), prima quelle grossolane e poi quelle sottili. Dove va profuso pratica reiterata e distacco?
- Kriyā yoga
- Ashtanga yoga (yoga articolato in 8 fattori: https://en.wikipedia.org/wiki/Ashtanga_(eight_limbs_of_yoga)).
- Yamas (astensioni)
- Niyamas (prescrizioni)
- Asana (posizione)
- Prāņāyāma (controllo del respiro)
- Pratyāhāra (ritrazione sensoriale)
- Dhāraṇā (cocenrazione)
- Dhyāna (meditazione)
- Samādhi (assorbimento meta-cosgnitivo) Devi infondere Pratica reiterata e Distacco in questi 8 fattori. L’obiettivo e' passare dallo stato di frammentazione del tutto a uno stato monofocale di concentrazione.
Yoga di Patanjali = riferimento di tutto lo yoga successivo, sia haters (chi vede lo yoga non come divisione ma unione e.g. Yoga Tantrico, Hatha Yoga) che followers.
Per il tantrismo il mondo invece e' diverso da assoluto? (coscienza o Dio, il tantrismo e' un teismo). assoluto > mondo Da un mondo piu' laico (e.g. Samkhia), a meno laico (yoga sutra di patanjali, Isvara, una specie di Purusha che non e' mai stato avvinto dalle pastoie del Samsara), a teismo. Per il tantrismo il mondo e' l’espressione dell’assoluto (tantrismo siva e' Shiva). assoluto > mondo La materia presenta un’estensione dello spirito, ergo non dualismo.
In Patanjali lo sforzo e' essenziale, per reintegrare la natura spirituale nel mondo. Invece nel tantrismo tutto e' permeato dalla coscienza di Shiva. Il tantrica si muove gia' nell’assoluto, interno al supremo. E' uno yoga SENZA sforzo.
Yoga tantrico si innesta in questo monismo radicale in cui lo sforzo e' visto come sospetto (non ti devi sforzare per ragginugere l’assoluto, e' gia' manifestato nel mondo). Si muove non verso l’assoluto ma nell’assoluto. Piu' sforzo ci metti e piu' sancisci la tua divisione con l’assoluto. Ci si realizza attraverso la conoscenza di questa coscienza di essere Shiva. Dal Kashmir dal 9o-15o secolo dC, radici in testi anonimi 7o secolo dC, in cui presenti forma di yoga tantrico non sofisticate. Yoga per lo yoga tantrico = metodi di risveglio di una forza latente nominata Kundalini, per mezzo di complesse visualizzazioni, mantra (no Asana) sfruttando il corpo yogico (e.g. chakra), da far risalire dal basso verso l’alto questa energia Kundalini. Senza sforzo.
Mentre nello Yoga di Patanjali i due capi saldi sono Abhyasa e Vairagya (pratica reiterata e distacco), i due capi saldi dello yoga tantrico sono:
- l’istante (visto che l’assoluto e' dappertutto, ci si puo' realizzare in ogni istante, per incontrare la realta' pura, natura della coscienza suprema di Shiva)
- dispiegamento sensoriale (il contrario del distacco, controllo sensoriale) Come obiettivi, mentre nello yoga di Patanjali e' il distacco di Purusha e Prakriti (spirito e materia)
- comporre la fruttura tra Purusha e Prakrti
- riabilitare il corpo desiderante (emozioni, desideri, passioni). Diventano non piu' dei limiti ma dei mezzi da sfruttare sapientemente.
Quindi yoga e' diverso tra:
- Veda
- Upanishad
- Yoga sutra
- Yoga tantrico
- Hatha Yoga
Infine, nello Hatha Yoga, yoga della forza letteralmente, mutando visione del corpo yogico, ha elaborato etodi forzati per instradare lo yogin (praticamente) verso il risveglio del Kundalini e l’ascesa del respiro (Prana) all’interno di un canale centrale (Sushumna). A differenza dello yoga di Patanjali (concentrazione mentale volta all’isolamento dello spirito dalla materia), la pratica dell’Hatha Yoga e' permeato di complesse posture (Asana), contrazioni muscolari (Pandha), e soprattutto il controllo del respiro (Pranayama). In sintesi l’Hatha yoga e' quel mix di metodi in cui predominano i metodi fisici. Radici in testi del 10o secolo dC, intorno al 15o secolo inizia ad essere codificato definitivamente (con l’opera Haṭha Pradīpikā - specie di copia incolla di testi Hatha precedenti). Dopo questa sintesti che ogi rappresenta istantanea di yoga premoderno, lo Hatha Yoga si impone come lingua franca dello yoga finanche anche essere assimilato anche poi da tradizioni bramaniche successive - ci sono composizioni di tarde upanishad di 1500-1600 dove i diversi yoga si fondono sincreticamente (Yoga di Patanjali, Vedanta, Hatha Yoga).